venerdì 12 agosto 2011

Le spiagge albanesi

la spiaggia di Buneci

Drimadhes

Drimadhes

Drimadhes

Himara

Jal

Jal

Kasmil

Kasmil

Kasmil

Lavidh

Lavidh


La baia di Porto Palermo

porto palermo

porto palermo

porto palermo




domenica 7 agosto 2011










L'arrivo in Albania

Passando per un'impervia stradina di campagna, in cui solo le decine di macchine con targa albanese e greca ci rassicuravano di non esserci persi,  arriviamo nel quarto stato del nostro viaggio: l'Albania.
Da subito ci rendiamo conto quanto le cose cambino: sembra di essere tornati indietro nel tempo. Barrocci tirati da cavalli o asini, animali domestici di ogni tipo in mezzo alle strade in condizioni precarie (e ancora non sapevamo cosa ci aspettava). Skhodra ci attendeva in una domenica mattina caotica e caldissima con il suo traffico privo di regole, i suoi motorini rombanti, i furgon e ogni sorta di venditore ambulante sulle strade.
 






sabato 6 agosto 2011

I tre giorni in Montenegro

Con un breve trasferimento nel quale abbiamo preso anche un piccolo traghetto che ci ha permesso di tagliare la Baia di Kotor nella quale saremo tornati nei giorni seguenti, giungiamo nel terzo stato del nostro viaggio: il Montenegro. Budva si rivela cittadina simile a Rimini.... anzi peggio! Russi, Ucraini e Montenegrini ricchi e altezzosi che si sfidano mostrando fisici rifatti e macchine di lusso. Il mare è comunque piacevole così come la città vecchia che sembra una Dubrovnik in miniatura. Inoltre la posizione è strategica e relativamente economica per esplorare tutta la costa montenegrina.  Bellissima Sveti Stefan e le spiagge circostanti con acque turchine e poco affollate, mentre al nord domina la Baia di Kotor bellezza naturale in cui monti che supeano i mille metri si tuffano in una rientranza simile ad un fiordo norvegese. Sfuggiamo alla confusione di Budva a Perast e a Kotor e ci concediamo il lusso di un bagnonelle sue acque incontamninate e dominate da due minuscole isale. Ottime le strade che costeggiano tutta l'insenatura. A Kotor non manchiamo di fare un po' di trekking salendo prima sula fortezza e successivamente fino al monte Sveti Ivan (1200 m) grazia alla Scala di Cattaro: esperienza faticosa ma ripagata da visioni incredibili.